Ritmi e trasformazioni del femminile

Articolo tratto dall’intervento sulla menopausa vista dalla Medicina Tradizionale Cinese di Carlo Toller.

Venere di Willendorf

Il ciclo nella MTC

Ciclo mestruale ed emozioni

In Medicina Cinese il sangue è formato non solo dal cibo, dai fluidi, dall’aria che respiriamo, ma altra fonte di nutrimento molto importante sono le emozioni che sono ciò che proviamo quando viviamo un’esperienza. Quando lavoro con una persona che ha un deficit del sangue le consiglio anche di fare cose che la facciano sentire nutrita, che le piacciano, che soddisfino le sue passioni. Di conseguenza le emozioni hanno un effetto molto importante sulle mestruazioni.

Avere notizie sul ciclo mestruale, sapere com’è il sangue dal punto di vista quantitativo e qualitativo (colore, consistenza etc) e come viene vissuta la fase premestruale, è molto importante perché il sangue è un aspetto dell’energia. Se potessimo fare delle analisi energetiche del sangue, dal punto di vista emozionale potremmo vedere quali emozioni stanno circolando al nostro interno, in questo momento. Quindi le emozioni sono contenute nel sangue e questo fa sì che l’aspetto delle mestruazioni è molto legato all’aspetto emotivo.

 

Due parole introduttive tanto per capire in che mondo ci stiamo addentrando, la Medicina Cinese la possiamo vedere come un linguaggio che ci spiega come noi ci rapportiamo alla vita. La persona è vista come un microcosmo, ci sono una serie di relazioni tra la persona e il mondo esterno. Quando un operatore osserva una persona praticamente disegna un paesaggio, come fosse un paesaggio naturale, e quello che cerca di capire è che tempo fa all’interno della persona. Pensate quanto può essere diversa una giornata in centro a Padova ad agosto, quello è un paesaggio caldo umido, piuttosto che in questo periodo che c’è vento e freddo. E questo ci dice molte cose della persona. Questo per far capire che è un approccio molto diverso, molto osservativo rispetto alla persona e alla salute. La salute è vista come un movimento che porta consapevolezza su come gestiamo la vita e gli eventi che ci presenta (Yuen). E questa cosa del percorso verrà fuori più volte perché è il concetto della vita come cambiamento che è centrale in questo tipo di filosofia.

Ad esempio, la menopausa spesso viene vissuta un po’ come una disgrazia dalle donne che arrivano nel mio studio, e invece, in quest’ottica, non è altro che un passaggio, una fase come tutte le altre, dove, ogni volta che cambiamo, qualcosa si lascia andare, come quando da adolescenti diventiamo maturi e lasciamo andare l’adolescente che è dentro di noi, che è un po’ come far morire una nostra parte per farne nascere una nuova. E la menopausa non è altro che un altro passaggio dove qualcosa si lascia andare e si diventa qualcos’altro. La vita è vista come un percorso. Pensate se camminate un sentiero in montagna, quando vedete un rifugio in alto non vedete l’ora di arrivare, ma chi non vede l’ora di arrivare alla fine del percorso della vita? Nel senso che, arrivare nell’età più anziana, da questo punto di vista potremmo vederlo come un qualcosa di cui essere orgogliosi, come qualcosa di bello, mi fa vedere che ho sedimentato tante esperienze, che ho imparato tante cose. Così questa visione della vita la posso allargare al concetto di salute, anche lei come un percorso, perché anche la ricerca della salute è un percorso che può farmi capire “cosa sono venuto a fare” al mondo, può dare un senso alla mia vita. Quindi questa visione della salute, della persona e della vita, determina un altro modo di vedere i disturbi e la malattia.

Parliamo un attimo delle basi di questa filosofia cinese, che poi influenzano molto la medicina. Questo simbolo di mostra l’abbraccio di due forze complementari che fanno sì esista la vita, perché dividendole la vita svanisce. Questi due caratteri di Yin e Yang hanno la parte sinistra che è uguale che significa semplicemente collina. Mentre la parte che cambia è la parte destra.
Nel carattere che significa Yin abbiamo qualcuno che si protegge dalla pioggia sotto un tetto, ed ha anche il significato delle nuvole. Mentre nel carattere che significa Yang abbiamo il sole sopra la linea dell’orizzonte, quindi il concetto di luce, e sulla parte sotto qualcosa (banderuole) che si muove per effetto del vento. Quindi da un lato c’è l’idea dell’ombra, della profondità, della materia. Dall’altro più l’idea del movimento, dell’esporsi, del mostrarsi, della luce e del calore. Queste due componenti, che non sono altro che due qualità dell’energia, abbracciandosi sviluppano la vita.
E la nostra vita, che è simboleggiata da queste due sostanze, potremmo paragonarla ad una candela. La cera, che è la parte Yin, è la parte materiale, la nostra benzina; e la parte Yang è la fiamma che la consuma ma nello stesso tempo la modella, le dà una forma. Il processo di vivere è rappresentato proprio dall’assumere una forma che si trasforma lungo tutto il percorso. Gli organi, le varie strutture corporee e le funzioni vitali vengono assimilati agli elementi presenti in natura e messi in correlazione tra di loro.

 

Ritmi e trasformazioni del femminile

Questo è un cerchio e posso iniziare a spiegarlo da qualsiasi punto.
Partiamo dall’acqua, Reni e Vescica. Noi quando nasciamo siamo acqua, la vita viene dall’acqua. E l’acqua ha una particolarità: scende verso il basso e occupa qualsiasi spazio, può assumere qualsiasi forma. Questo ci dice che quando nasciamo possiamo essere qualsiasi cosa. Poi il processo di vivere ci fa assumere una forma che è sempre più definita. L’acqua spinge e nutre questa pianta, questo albero che si espande verso l’alto, ed è associato all’organo Fegato (e Cistifellea), che prende le nostre risorse che vengono dall’acqua e le porta verso l’esterno. Il legno bruciando genera il fuoco: portando fuori le mie risorse, posso vivere le mie passioni, il Cuore viene chiamato “l’imperatore che va alla conquista del mondo” ed è l’organo che sviluppa le passioni, la passione di vivere. Poi questo ciclo, che è diventato estremamente Yang (la fase Fuoco è la più luminosa, la più movimentata), torna a consolidarsi, la cenere prodotta dalla combustione del legno forma la terra. La Terra dentro di noi è il simbolo della Milza e dello Stomaco, che sono coloro che ci portano nutrimento, sia da un punto di vista fisico (elaborano le sostanze nutritive), sia da un punto di vista emozionale (elaborano anche le emozioni di cui ci nutriamo). Per poi finire nel Metallo (Polmoni e intestino crasso) che è questa condensazione dell’energia, che viene molto associata all’autunno, che è un po’ il nostro guardarsi dentro, per poi andare in una fase di riposo che è di nuovo rappresentata dall’acqua.

Questo, molto brevemente, è il ciclo dei 5 movimenti.
Questo ciclo ci dice delle cose rispetto alle fasi della vita. La Medicina Cinese vede lo sviluppo della vita per le donne in cicli di 7 anni, per gli uomini di 8. E la prima fase, quella da 0 a 7 anni (perché la fase Acqua è ancora quella del feto) è questo grande slancio, quando nascono i bambini hanno questa grande potenza che li fa crescere e cambiare in tempi molto rapidi. È lo slancio del Legno, è slancio che si vede nella primavera quando crescono le piante e germogliano. Dagli 8 ai 14 c’è la fase Fuoco, quella dove si sviluppano le passioni, chi ha dei figli può rendersi conto di quante passioni possono pulsare dentro un adolescente, e anche quello di appassionarsi ad un sacco di cose, di portare fuori la propria creatività. Queste sono età standard, ma anno più anno meno, possiamo vedere che rispecchiano le fasi dello sviluppo di una persona.

Alla fase Fuoco succede quella della Terra. La Terra, dai 15 ai 21 anni, è il momento della fertilità. La terra è il momento in cui si consolida la persona anche come forza fisica, e diventa fertile. Questa fertilità però non è solo la capacità di procreare figli, ma è anche la capacità di portare fuori le proprie risorse, di rendere creative le passioni che ho coltivato nella fase precedente. Infatti 18-19 anni, è l’età cui scelgo l’università, cioè comincio a portare fuori le mie risorse, a creare dei progetti. 

Dai 22 ai 28 anni, la quarta fase Metallo, rappresenta un po’ questo movimento di raccolta, cioè di raccolta delle passioni e dei progetti per poter dare loro una direzione e una realizzazione, si comincia a dare un ordine alla vita che prima è stata dispersa in tante direzioni, giustamente.
Per arrivare alla fase Acqua, dove attingiamo a tutte le nostre risorse profonde per realizzare le cose che ci siamo preposti. Possono essere la famiglia, il lavoro, le relazioni, viaggiare, a seconda di cosa si ha coltivato, di cosa è voluto e potuto portare fuori.

Da questa fase Acqua il ciclo comincia a prendere la direzione inversa perché inizia ad essere importante preservare le risorse, cioè gestirle con sapienza pensando anche a conservarle, insomma, il ritardare l’invecchiamento diventa un aspetto da tenere in considerazione. Quindi si ricomincia dall’acqua, dal contattare lo stato delle proprie potenzialità. L’idea è pensare di fare le cose diversamente, di entrare in un contatto più profondo con le cose e di capire meglio l’essenza delle cose, cercando quindi di stare attenti a non disperdere la propria energia. La fase dopo è di nuovo il metallo, quella dell’ordine. Vuol dire che arrivando verso la cinquantina siamo invitati dare un nuovo ordine la propria vita: cioè la fase sta cambiando, l’idea è di fare delle cose in modo diverso, di utilizzare le proprie energie in un altro modo, con una saggezza diversa, come se fossimo maestri dell’energia che conteniamo dentro il nostro corpo. Per arrivare dopo a una nuova fase Terra. La Terra rappresenta il centro e si dice che il sangue deve andare in profondità e verso l’alto, verso il cervello, per dare un senso di consapevolezza alla persona. E poi la fase Fuoco non è più la fase Fuoco delle passioni, della creatività, della dispersione un po’ dell’energia che ci rappresenta da adolescenti, ma è un Fuoco diverso, un Fuoco che nella tradizione viene visto come qualcosa che purifica l’esperienza, per arrivare a capire l’essenza delle esperienze che ho passato, cercando di comprenderne il senso. Il Legno che in questo caso rappresenta la primavera dice che inizia una nuova fase, un nuovo rinnovamento, ovviamente con degli altri presupposti.

Tramite il ciclo mestruale si liberano tossine e quindi anche emozioni. Non tutte le donne vivono la fase premestruale nello stesso modo, questo è determinato da ciò che è contenuto nel sangue. Però il ciclo mestruale è anche la possibilità di liberarsi, come una pulizia dal punto di vista del sangue, ma anche da un punto di vista emotivo. Ovviamente, se c’è una difficoltà a separarsi da questa cosa, una difficoltà a rilasciare le emozioni (a comprendere il significato che un’emozione dovrebbe insegnare, e quindi si continua a trattenerla per cercare di comprenderla) questo può dare dei disturbi legati al ciclo mestruale. E chi ha questa tendenza potrebbe poi sviluppare problemi durante la menopausa.
Quindi, che cos’è la menopausa dall’ottica della Medicina Cinese?

È il settimo ciclo per la donna, è un primo completamento di un ciclo vitale (7×7), quindi è un aspetto estremamente fisiologico, non è un problema. Il significato è che il sangue non è più diretto all’esterno per creare o procreare ma è diretto di più all’interno per coltivare più se stesse, per coltivare la propria evoluzione, anche in senso spirituale, cioè evolversi, diventare qualcos’altro, soprattutto per comprendere. E questo non vuol dire fermarsi e non fare più cose, ma farle però in modo diverso, facendole più per se stesse, mollando soprattutto ciò che nella nostra società si fa più fatica a mollare cioè l’ansia da prestazione.
La nostra società è una società molto Yang, che richiede molto movimento, che richiede sempre prestazioni al massimo. Non solo in campo lavorativo, anche in campo familiare, anche come preconcetti: la donna deve essere sempre bella, sempre perfetta, magra, sempre all’altezza, deve essere madre, moglie, lavoratrice, è spesso presa in considerazione per il ruolo che ha (o dovrebbe avere per qualcuno) piuttosto che per ciò che è. In questo contesto il rischio è quello di iperstimolare lo Yang, che vuol dire, in termini semplici, incentivare la produzione il calore.
I problemi in menopausa possono essere dati sì da una serie di condizioni oggettive: molti parti, molti allattamenti, malattie passate o aspetti costituzionali etc. anche se non tutte le donne reagiscono allo stesso modo. Però è soprattutto questa iperstimolazione dello yang, cioè iperstimolazione del calore che va a consumare la “cera della candela”. D’altro canto ecco che la “cera” inizia a far fatica a trattenere “la fiamma” procurando la fuga del calore, le vampate, queste sudorazioni improvvise.

 

Il problema è che, spesso in questa società, si fa fatica ad accettare questo passaggio, perché ci si vede inutili, e ovviamente il corpo tende anche a ribellarsi a questa negazione di se stesse, e avviene un conflitto all’interno della donna e questo sviluppa un po’ questi disturbi, che degenerando possono anche andare a consumare gli aspetti più yin, (ossa, fluidi, equilibri ormonali).

Le emozioni trattenute, cioè le esperienze della vita che non si è riusciti a comprendere, (rimaniamo arrabbiati per qualche cosa, rimaniamo tristi per qualche cosa anche se è passato ), può portare a sviluppare ulteriore calore facendo peggiorare segni e sintomi.
E quindi, da questo punto di vista, diventa importante rilassare lo Yang, vuol dire moderare le attività nei limiti del possibile, rimanendo connessi alle energie a disposizione.

L’idea quindi è di evitare gli eccessi, cioè chiedere troppo a se stesse/i. E, quindi, capire anche se il contesto sociale (la famiglia, il lavoro, le relazioni ecc…) chiede troppo, come se nulla fosse cambiato. Insomma, poter dirigere le proprie passioni restando in contatto con le proprie risorse, capire che c’è un altro modo di vivere le proprie passioni e le proprie esigenze.
Molto importante nella tradizione “Taoista” è il concetto del lasciare andare. Lasciare andare che cosa? Anche i figli se ci sono, perché in teoria sono cresciuti. Negli ultimi decenni è vero anche che si fanno figli più tardi, quindi la donna si trova ad avere 50 anni con figli magari ancora non cresciuti e a ricoprire più ruoli: mamma, lavoratrice, compagna, organizzatrice e governante della casa con scarso tempo a disposizione per coltivare se stessa (aspetti che esistono in tutto l’arco della vita di una donna e che nell’età della menopausa rischiano di essere ancora più dannosi). Oppure perché spesso, con i problemi di organizzazione del lavoro e della società che non supporta con adeguati servizi né il lavoro né la famiglia, certe nonne si ritrovano a fare le mamme senza tenere conto che hanno già dato, in teoria la loro energia non dovrebbe più servire a tirare su dei figli, ma al limite ad accudire questi nipoti una volta alla settimana.

Lasciare andare i desideri e le aspettative non soddisfatte, ciò che non siamo riusciti a compiere sarà il seme per un’altra vita. Però l’idea è quella di non rimanere ancorati troppo al passato, di non essere troppo frustrati per le cose che non siamo riusciti a fare che ci sarebbero piaciute, ma di dare un senso a queste cose, di dare un valore a quello che abbiamo fatto fino adesso. E quindi lasciare andare anche i sensi di colpa e i rancori nelle relazioni, i sensi di colpa verso i figli perché quello che è stato fatto è stato fatto, e quindi lasciare andare di conseguenza le altre emozioni trattenute, soprattutto, come si diceva, l’ansia da prestazione! Coltivare lo Yin significa occuparsi di se stesse, quindi coltivare una sana autostima, dirigere l’energia e il sangue all’interno e cercare di capire cosa serve per sentirsi meglio, non come moglie, non come amica, non come madre ma come donna.
Portare le esperienze della vita nel profondo per cercare di capirle ancora meglio per dare un senso al proprio percorso di trasformazione. E quindi è quella di concedersi anche dei momenti di raccoglimento in se stessi, di ascolto del proprio se è profondo e di stare in contatto anche con la sfera intima e sessuale, accettando i cambiamenti del corpo e della mente.

È importante andare verso una fase in cui si cerca di dormire un po’ meglio, magari un po’ meno, sono molto importanti certe ore notturne (23 – 03) perché hanno questa facoltà di rigenerare il sangue le energie facendo come una pulizia interiore. E anche sull’alimentazione si dovrebbe capire che non abbiamo più vent’anni e di ridurre le quantità, e rivederne la tipologia, in modo da ridurre cibi che in genere procurano calore come ad esempio le carni o i fritti.
Donne e uomini vivono insieme, quindi l’idea è quella di aiutarsi l’un l’altro, all’interno delle relazioni questa cosa può aiutare a far capire che un cambiamento va accettato e stimoli il confronto fra uomini e donne senza negare i limiti e le esigenze che ognuno ha. Riuscire perciò a stare insieme comunicando e cercando di far capire all’altro che siamo diversi e che possiamo accompagnarci, con rispetto delle diversità, in questa fase importante.

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